118 di Bologna in vendita al trancio!
- 13 ott
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COMUNICATO STAMPA SNAMI BOLOGNA
118 di Bologna in vendita al trancio!
Azienda USL di Bologna pare non intenda seguire le previsioni della Regione e mostra l'intenzione di preferire spartire il servizio tra varie poltrone e poltroncine”
Bologna, 13 ottobre 2025 — La Segreteria Provinciale SNAMI Bologna esprime forte preoccupazione per l’ipotesi di modello organizzativo dell’Azienda USL di Bologna, comunicata alle organizzazioni sindacali, che risulterebbe difforme dalle previsioni della recente delibera di Giunta regionale sul riordino del Sistema 118. Quella delibera, attesa da anni, aveva finalmente messo ordine prevedendo che il 118 avesse una propria direzione dedicata come ogni altra struttura di quella complessità esistente in Italia.
La Delibera Regionale aveva previsto un Direttore Medico di Unità Operativa Complessa con il relativo organico medico e metteva finalmente ordine distinguendo e valorizzando le due articolazioni fondamentali del sistema — Centrale Operativa e Mezzi di Soccorso — restituendo dignità istituzionale al sistema con il più elevato numero di operatori tra tutte le unità operative del Servizio Sanitario e con la piu’ grande superficie geografica e popolazione servita.
Il 118 dell’area bolognese, per dimensione e complessità, coordina non soltanto personale direttamente in carico all’Azienda USL di Bologna ma anche l’attività insistente su tre province e l’operatività di associazioni di volontariato e convenzionate che contano complessivamente migliaia di operatori. Proprio per questa complessità, la Centrale Operativa 118 deve essere un centro di governo unitario e riconosciuto, dotato di direzione medica autonoma, risorse e responsabilità chiare. Di “Semplice” - al 118 - non c’e’ proprio nulla.
Secondo quanto rappresentato alle OO.SS., nella visione aziendale emergerebbe invece un ribaltamento delle priorità e stravolgimenti del sistema:
declassamento della Centrale Operativa da Unità Complessa a Unità Operativa Semplice (dipartimentale);
Insensato scorporo dell’elisoccorso, servizio Regionale, che sarebbe assegnato ad una UP esterna, ovvero la Rianimazione del Maggiore, come preclusione conseguente dei medici specialisti in emergenza urgenza e dei medici di emergenza territoriale, non serve ricordare i fatti di cronaca degli ultimi anni rispetto i malumori per il servizio;
Trasferimento di 2 automediche cittadine sotto il pronto soccorso dell’Ospedale Maggiore per la componente medica dipendente della disciplina di Medicina d’Emergenza-Urgenza
Sempre la UO Rianimazione manterrebbe anche il medico della centrale presente solo di giorno, anche se questi compiti contrattualmente sarebbero anche in altri profili contrattuali esistenti e presenti.
Nulla varia per i Medici convenzionati che per DPR rimangono della Centrale Operativa 118 non essendo dipendenti di alcuna UO
Si e’ faticato a capire? Ebbene si! “Un putiferio organizzativo che non trova alcun fondamento né condivisione da parte dei Medici”. “Una simile frammentazione contrasta con la normativa nazionale e regionale e mette a rischio la governabilità di uno dei sistemi piu’ complessi e delicati esistenti. Cui prodest? Di certo non ai cittadini e non agli operatori, ma forse giustifica il mantenimento di alcuni primariati e soprattutto testimonia un accanimento a mantenere modelli da aggiornare, anche perché assegnare un servizio di respiro REGIONALE ad una UO estranea con conseguente preclusione a parte degli operatori potrebbe comportare non pochi problemi e contenziosi futuri.
E in tutto questo? Tutta la componente infermieristica rimane invece un mondo a parte, disconnesso da quello medico.
Centrale Operativa 118: serve autonomia, direzione medica, non commistioni
La CO 118 — già in passato al centro di note vicende di cronaca — ha bisogno esattamente dell’opposto: direzione propria, stabile e dedicata, e non di una continua commistione con U.O. che hanno mandati e finalità diverse, seppur queste possano e debbano collaborare nella copertura del sistema. Solo così si garantiscono accountability, catena di comando e coerenza operativa tra Centrale, mezzi territoriali ed elisoccorso.
Le richieste di SNAMI Bologna
Piena aderenza alla DGR regionale e conferma della Centrale Operativa 118 come UOC con direzione medica autonoma.
Unità di governo su Centrale, mezzi territoriali ed elisoccorso, evitando scorpori e sovrapposizioni.
Sospensione di ogni atto attuativo in difformità e confronto tecnico urgente con tutte le componenti, inclusa quella convenzionata 118.
“Non può esistere un 118 forte con questa fricassea orgnizzativa” conclude SNAMI Bologna.
“La Regione ha indicato una strada chiara, una delle poche risultata condivisibile negli anni: governo centralizzato del 118, valorizzazione delle professionalità e responsabilità definite."
"Chiediamo che l’AUSL di Bologna la rispetti, per la sicurezza dei cittadini e per il lavoro di migliaia di operatori e non cerchi di forzare il sistema per finalità che riteniamo non siano nell’interesse dello stesso.”
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