I motivi del NO di SNAMI Emilia-Romagna all attuale versione dell’intesa CAU
Molti associati mi hanno chiesto di spiegare brevemente i motivi per i quali SNAMI Emilia Romagna ha scritto all’ Assessore Raffaele Donini anticipando la decisione motivata di non sottoscrivere l’attuale versione di verbale d’intesa #CAU ipotizzata alla firma il prossimo 6 giugno.
In questo video ho cercato di riassumere e semplificare il grosso delle motivazioni.
Anche se le prospettive economiche sono condivisibili ed interessanti, come SNAMI Emilia Romagna la scelta è quella di perseguire obiettivi di estrema chiarezza e trasparenza rispetto a compiti e funzioni aggiuntive dei medici impiegati, retribuzioni, standard prestazionali omogenei su tutto il territorio regionale sia per quanto riguarda le tipologie di prestazioni erogabili sia per quanto riguarda la formazione certificata connessa.
Esperimenti di apertura diurna di ambulatori se sono già fatti negli anni in tante aree della Regione Emilia-Romagna con risultati talmente positivi che hanno portato alla chiusura degli stessi quasi ovunque.
Oggi tuttavia il contesto è’ diverso, grazie alle logiche pressapochiste di avrebbe dovuto programmare la formazione medica da 20 anni ad oggi, siamo in condizioni di contesto che non concedono il lusso di fare esperimenti della serie “armiamoci e partite” .
Se l’obbiettivo fosse stato quello di aprire ambulatori di guardia medica potevamo risparmiarci molte fatiche e aprirli come già ci sono la sera, senza chiamarli con un appellativo che richiami l’ urgenza.
Ultimo ma non ultimo, a latere, vanno soppesati attentamente tutti gli effetti sui medici in formazione specialistica, il solo bacino che alimenta la dirigenza medica operante in pronto soccorso e DEA. Qualcuno ha obiettato che non è un problema sindacale ma è un problema eventualmente della regione.
Come dargli torto?
Oggi tuttavia il sistema di emergenza è al collasso, non esiste un’alternativa privata , chiunque di noi potrebbe aver bisogno inaspettatamente in qualunque momento di quel sistema: non è un buon modo di pensare il credere che sia un problema di altri, perché quegli altri siamo tutti noi cittadini.