Toschi (PD) dovrebbe rivolgere le sue attenzioni alla Direzione Assistenziale dell’Azienda USL di Bologna, più che a SNAMI.
Nessuna denigrazione degli infermieri da parte di SNAMI, anzi, Toschi dovrebbe fare una riflessione profonda su chi oggi, in assenza di protocolli e procedure condivise e validate, manda gli infermieri al fronte a svolgere compiti nuovi che non sono certo parte del profilo. Quindi, per contro, è SNAMI oggi che nella sua azione tutela anche la figura infermieristica.
Gli infermieri sono essenziali all’ assistenza e al buon funzionamento del sistema sanitario, ma non possono diventare lo strumento tuttofare che viene mandato a rimediare alla disastrosa politica organizzativa dei CAU, peraltro senza che i medici siano stati coinvolti e nulla sappiano a riguardo. Se Toschi crede che i medici debbano subire decisioni unilaterali della Direzione Assistenziale, beh, sbaglia di grosso. I percorsi si condividono e le implicazioni medico legali e di responsabilità professionale vanno ben analizzate, per questo motivo abbiamo già da giorni chiesto i documenti che supportano questa novità dell’infermiere deviatore/dirottatore dei bisogni e necessità incipienti di salute, documenti oggi non pervenuti, a differenza delle svariate lamentele di medici sia del PS, che dei CAU, che degli stessi infermieri inviati loro malgrado a fare questo al di fuori di qualsivoglia previsione condivisa.
In estrema sintesi, pare paradossale e al limite del proiettivo che SNAMI sia oggi accusato di denigrare una professione, che non è stata mandata da SNAMI a svolgere tali funzioni in assenza di qualsivoglia condivisione e confronto, ma con una informativa rapida via e-mail ai sindacati del comparto. Toschi sarebbe sorpresa se avesse idea di quanti sono gli infermieri che si sono rivolti anche a SNAMI per lamentarsi di questa situazione. Su una cosa concordiamo con Toschi, la carenza infermieri c’è, e forse il primo passo, come per i medici, sarebbe quello di rispettare i professionisti e le loro funzioni lavorative e professionali, evitando esposizioni professionali più rischiose di quanto già non siano nell’ordinario
17 giu 16:40 - Dire
SANITÀ. BOLOGNA, PD DIFENDE INFERMIERI: SNAMI NON DENIGRI PROFESSIONE
TOSCHI: LORO RUOLO ESSENZIALE IN PS E CAU; CONCENTRARSI SU CARENZA(DIRE) Bologna, 17 giu. - Nel braccio di ferro sui Cau tra il sindacato medico Snami e la Regione Emilia-Romagna ci sono finiti in mezzo gli infermieri. Soprattutto dopo che l`Ausl di Bologna ha deciso di spostarne uno in forza al centro di assistenza urgenza vicino al Maggiore all`interno del Pronto soccorso dell`ospedale, per smistare meglio i pazienti meno gravi. Lo Snami lo ha definito "infermiere-accalappiatore". E oggi il Pd di Bologna, attraverso la consigliera comunale Roberta Toschi, rimbrotta il sindacato dei medici. "Qualche giorno fa- sottolinea Toschi, intervenuta in aula- è comparso un articolo di un sindacato medico con l`immagine di un`infermiera in riva al mare con un retino in mano e una rete da pesca ai piedi", insieme alle definizioni "accalappia-al-cau" e appunto "infermiere-accalappiatore". Al netto della polemica sui Cau, afferma Toschi, "non è corretto e deontologico utilizzare frasi denigranti verso la professione infermieristica, altrettanto indispensabile" rispetto a quella medica. Anche l`Ordine degli infermieri di Bologna, cita la consigliera dem, ha sottolineato nei giorni scorsi "l`importanza del ruolo della professione nell`informare la cittadinanza" sui nuovi servizi attivati. Sia nei Pronto soccorso sia nei Cau, continua Toschi, "l`infermiere esperto è essenziale come attore chiave per la presa in carico e la risposta ai pazienti. Cosa sarebbe la sanità senza infermieri? E` questa la domanda da porsi, a ogni livello". Quindi, insiste l`esponente Pd, "invece di denigrarne la professionalità, bisognerebbe concentrarsi sulla carenza di infermieri, cercando di rendere la professione più attrattiva". (San/ Dire16:40 17-06-24 .NNNN
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17 giu 20:03 - DIRE Reg. Emilia-Romagna
SANITÀ. BOLOGNA, SNAMI REPLICA AL PD: A DENIGRARE INFERMIERI È AUSL
"TANTI SI LAMENTANO DI NUOVO COMPITO DI DIROTTAMENTO PAZIENTI AL CAU" (DIRE) Bologna, 17 giu. - Non è lo Snami a denigrare gli infermieri. Ma l`Ausl di Bologna, che li utilizza per "dirottare i pazienti" dal Pronto soccorso al Cau. Ne è convinto lo stesso sindacato medico, che replica così alle critiche sollevate oggi dalla consigliera comunale del Pd, Roberta Toschi. "Nessuna denigrazione degli infermieri da parte di Snami- scrive il sindacato- anzi, Toschi dovrebbe fare una riflessione profonda su chi oggi, in assenza di protocolli e procedure condivise e validate, manda gli infermieri al fronte a svolgere compiti nuovi che non sono certo parte del profilo. Quindi, per contro, è Snami oggi che nella sua azione tutela anche la figura infermieristica". Secondo il sindacato, infatti, gli infermieri "sono essenziali all`assistenza e al buon funzionamento del sistema sanitario. Ma non possono diventare lo strumento tuttofare che viene mandato a rimediare alla disastrosa politica organizzativa dei Cau, peraltro senza che i medici siano stati coinvolti e nulla sappiano a riguardo. Se Toschi crede che i medici debbano subire decisioni unilaterali della direzione assistenziale, sbaglia di grosso. I percorsi si condividono e le implicazioni medico legali e di responsabilità professionale vanno ben analizzate". Per questo motivo, lo Snami nei giorni scorsi ha chiesto all`Ausl di Bologna "i documenti che supportano questa novità dell`infermiere deviatore-dirottatore di bisogni e necessità incipienti di salute". (SEGUE) (San/ Dire20:03 17-06-24 .NNNN
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17 giu 20:03 - DIRE Reg. Emilia-Romagna
SANITÀ. BOLOGNA, SNAMI REPLICA AL PD: A DENIGRARE INFERMIERI È AUSL -2-
(DIRE) Bologna, 17 giu. - I documenti dall`Ausl di Bologna però ad oggi "non sono pervenuti- riferisce lo Snami- a differenza delle svariate lamentele di medici sia del Pronto soccorso sia dei Cau, che degli stessi infermieri, inviati loro malgrado a fare questo al di fuori di qualsivoglia previsione condivisa". In altre parole, per il sindacato è "paradossale" essere accusato di "denigrare una professione, che non è stata mandata da Snami a svolgere tali funzioni in assenza di qualsivoglia condivisione e confronto, ma con una informativa rapida via e-mail ai sindacati del comparto". La consigliera dem, aggiunge il sindacato, "sarebbe sorpresa se avesse idea di quanti sono gli infermieri che si sono rivolti anche a Snami per lamentarsi di questa situazione". Detto questo, anche il sindacato conferma il problema della carenza di infermieri. "E forse il primo passo sarebbe quello di rispettare i professionisti e le loro funzioni lavorative e professionali, evitando esposizioni professionali più rischiose di quanto già non siano nell`ordinario", conclude lo Snami. (San/ Dire20:03 17-06-24 .NNNN
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