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Immagine del redattoreSNAMI Bologna

SNAMI ER replica alla Regione: non ci sono problemi di personale? risposta Regione la dice lunga su politiche risorse umane

 

 

Bologna, lì 18 marzo 2024

 

COMUNICATO STAMPA

NON CI SONO PROBLEMI DI PERSONALE NEI CAU?

 RISPOSTA REGIONE LA DICE LUNGA SULLE POLITICHE DI GESTIONE DEL PERSONALE

 

 

 

Impossibile non commentare il comunicato della regione che pare non aver gradito la messa in evidenza del disastroso esito delle assegnazioni degli incarichi a tempo indeterminato destinati alla copertura dei centri di assistenza e urgenza.

 

Invece di accusare il sindacato di “ennesimo allarme inutile” , l'assessorato alla salute della Regione Emilia-Romagna dovrebbe preoccuparsi di prendere atto della situazione e di non ignorare come ha fatto negli ultimi 12 anni i numerosi “ allarmi inutili “ che si sono invece confermati problemi reali con un impatto concreto che oggi tutti i cittadini vedono e subiscono, prima tra tutte le disastrose politiche di programmazione della formazione medica post laurea e dell'imbuto formativo che hanno portato alla carenza medici che oggi il servizio sanitario sperimenta.

 

Il comunicato della regione tuttavia mette in luce chiaramente con la frase “ non ci sono problemi di personale nei cau “ , quale sia la considerazione dei professionisti e la volontà di valorizzarli rispetto all'inquadramento e alla stabilità del rapporto di lavoro.  Modus operandi già visto ed esistente in tanti altri settori della medicina generale in questi anni, lo stesso modus operandi che portò addirittura alla delibera di sanatorie circa 10 anni orsono. Per la regione evidentemente è irrilevante che il personale operante nelle proprie strutture abbia un rapporto di lavoro strutturato sul quale costruire progettualità a lungo termine, a leggere questo comunicato sembra che l'importante sia coprire i turni in un modo o nell'altro e bastino giovani medici neolaureati e specializzandi in continua rotazione pagati secondo le ore di incarico che fanno, senza ferie pagate e in qualche modo in una posizione contrattuale “ usa e getta”.

 

Qual è la differenza con un gettonista libero professionista? Semplicemente che non c'è una cooperativa di intermediazione ma che la gestione viene fatta direttamente dalle aziende sanitarie sulla base di accordi di lavoro ancora non meglio definiti nei dettagli quali orario di incarico, reperibilità eccetera eccetera

 

Continuare a propagandare per fini politici il numero di cittadini trattati senza mai entrare nel merito del processo, degli obiettivi raggiunti ( che i medici di pronto soccorso ancora non ci riferiscono essere percepiti) , degli esiti, e soprattutto dell'investimento anche formativo che a carico dei contribuenti viene fatto su professionisti che non hanno un rapporto di lavoro stabile nel sistema, dal punto di vista di questa organizzazione sindacale è inaccettabile e ci si chiede in quale altro settore lavorativo sarebbe tollerabile un organico fatto di personale precario per oltre il 90% anche grazie al fatto che le incompatibilità che questa organizzazione sindacale richiede di rimuovere da almeno 10 anni è stato uno degli “inutili allarmi” ripetutamente ignorato dagli assessorati succedutisi.

 

 

 


 

N. 309/2024

Data 18/03/2024

All'attenzione dei Capi redattori

 

Sanità. Dallo Snami “ennesimo allarme inutile: nei Cau non ci sono problemi di personale, né si fa ricorso ai gettonisti”

 

L’assessorato regionale alle Politiche per la salute smentisce la sigla sindacale

 

Bologna – Quello dello Snami è “l'ennesimo allarme inutile”. Infatti, smentisce l’assessorato regionale alle Politiche per la salute, “non ci sono problemi di personale nei Cau, né c'è ricorso ai gettonisti per assicurare i servizi dei Centri assistenza e urgenza, che a poco più di quattro mesi dall’apertura hanno già preso in carico circa 100mila cittadini, con un tempo medio di attesa di 40 minuti”.

 

Red

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