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Nota Congiunta SNAMI - FIMMG su "Proroga delle USCA" in Emilia-Romagna

Bologna li 2 luglio 2022



Raffaele Donini

Assessore Regionale alle Politiche per la Salute


p.c. Ai Medici delle

Unità Speciali di Continuità Assistenziale


Gentile Assessore


Successivamente all’ inaspettato comunicato relativo alla “Proroga delle USCA”, abbiamo potuto in appurare dalla nota dell’Assessorato alle Aziende Sanitarie, che in realtà questa “proroga” risulterebbe essere altra cosa.


Apprendiamo infatti dalla missiva “Cessazione delle USCA e sostegno delle attività di assistenza e pronto soccorso” si sia provveduto con unilaterale e non concertato provvedimento, a determinare non solo possibili ampiamenti di funzioni ma anche le tariffazioni, peraltro non prive di dubbi interpretativi, senza alcuna preventiva concertazione / interlocuzione sindacale.


Superfluo sottolineare come le scriventi OO.SS. avrebbero gradito essere quanto meno informate, immaginiamo al pari delle aziende sanitarie che avevano già speso parola in merito, rispetto l’intenzione e le relative modalità di “proroga” , forse più propriamente “modifica” di inquadramento, corrispondendo nei fatti ad una cessazione delle USCA a favore di un altro modello contrattuale ed organizzativo con diversi compiti, funzioni, e non di meno con una unilaterale determinazione delle retribuzioni.


Risulta agli scriventi che rientri ancora tra le prerogative del necessario confronto tanto l’organizzazione del lavoro quanto la negoziazione dei compensi a questo correlati, in coerenza con i principi di quantità e qualità delle prestazioni lavorative richieste.

Ad oggi dobbiamo rilevare come nonostante l’ampia prevedibilità del termine dell’attività USCA disposta per legge, non siano stati attuati incontri interlocutori né rilevazione di pareri o siano ad oggi programmati tavoli specifici sul tema.

Riguardo la tematica dei compensi, riteniamo necessaria una immediata chiarificazione riguardo la comunicazione regionale, essendo quanto meno difficile ricavare dalla nota di cui sopra l’effettivo ammontare dei compensi per l’ attività domiciliare, che non risulta, almeno per le USCA, essere di tipo ambulatoriale con il conseguente rischio di inappropriata applicazione di tariffe oggi negoziate per altre prestazioni di diversa ed inferiore complessità ed impegno, ovvero un taglio di circa la metà dei compensi precedentemente erogati per le prestazioni COVID correlate.


La medicina generale, in prima linea sulla lotta al Covid sul territorio, ha in mente come sostenere il servizio in assenza delle USCA, essendo chiaro che lo stesso, come pensato e strutturato ad inizio pandemia oggi necessita di una revisione nell’ambito del mutato scenario complessivo. Condividiamo l’opportunità di strutturare progetti relativi al ruolo unico di Assistenza Primaria a quota oraria, come già previsto nella vostra nota, per svolgere in orari diurni, specifici compiti e funzioni di supporto all’ Assistenza Primaria oggi sovraccarica di compiti clinici e burocratici.


Nell’attendere l’urgente convocazione di un tavolo di confronto sul tema, l’occasione è gradita per porgere i più cordiali saluti


FIMMG Emilia-Romagna SNAMI Emilia-Romagna

Dott. Daniele Morini Dott. Roberto Pieralli

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