E' tempo di cambiare il presente per pianificare un futuro migliore per i medici in formazione .
Da più di vent'anni il Dlgs 368/99 svilisce la formazione medica post laurea imponendo assurde limitazioni professionali per medici in formazione.
Articolo 40
(Decreto Legislativo n°368, 17 agosto 1999)
1. Per la durata del la formazione a tempo pieno al medico è inibito l'esercizio di attività libero-professionale all'esterno delle strutture assistenziali in cui si effettua la formazione ed ogni rapporto convenzionale o precario con il servizio sanitario nazionale o enti e istituzioni pubbliche e private. L'impegno richiesto per la formazione specialistica è pari a quello previsto per il personale medico del Servizio sanitario nazionale a tempo pieno, assicurando la facoltà dell'esercizio della libera professione intramuraria.
Nello specifico, la legge inibisce la possibilità di svolgere qualsiasi tipo di attività lavorativa (anche non legata alla professione medica) oltre l'orario formativo previsto pur in assenza di reali conflitti di interessi. Le deroghe sono state fatte solo dal DL Calabria per l' Assunzione degli specializzandi e per le convenzioni di medicina generale ai corsisti MMG. Un turno di guardia medica si puo' fare, un turno in pronto soccorso no. Una sostituzione MMG si, un' assistenza a una partita di calcio no.
E' passato del tempo e le parole dei medici in formazione, delle associazioni dei giovani medici e dei sindacati sono rimaste inascoltate dalla politica, ma è giunto il momento di lottare per difendere i diritti dei medici in formazione perchè possano avere la dignità che meritano attraverlo la libertà lavorativa.
In assenza di libertà lavorativa e di flessibilità organizzativa i giovani medici italiani sono costretti a guardare un SSN lentamente implodere e a dover vivere con borse di studio inaccettabilmente basse e inadeguate al costo della vita. Uno specializzando si e no, tolte le tasse, prende 1200 1300 euro al mese con i contributi bassi! il peggio dell'Europa! alla faccia dell' "adeguata remunerazione" prevista dalla direttiva EU.
SNAMI Emilia Romagna da tempo sostiene la necessità della necessità di un superamento delle attuali incompatibilità previste del titolo IV della Legge 368/99 come soluzione immediata in attesa di una eventuale riforma della formazione post-laurea in medicina
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