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FLOP Assegnazioni TITOLARI CAU, si profila un servizio con tanti medici precari a poche ore di incarico in continuo ricambio

 

 

Bologna, lì 18 marzo 2024

 

COMUNICATO STAMPA

158 POSTI (DISCUTIBILMENTE) A TEMPO INDETERMINATO – 6 SOLI ASSEGNATI

E’ FLOP DEGLI INCARICHI VACANTI C.A.U.  NELLE ASSEGNAZIONI DEI POSTI DI DI RUOLO NELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA

 

 

 

Zone carenti CAU andate deserte, forse perché è una posizione lavorativa che a tempo indeterminato di fatto “non esiste” nell’ ambito dell’ Accordo Collettivo Nazionale di lavoro ? Nell’ ACN infatti si sarebbero dovuti prevedere unicamente posti di assistenza primaria a ciclo orario, quelli per intenderci relativi all’ ex guardia medica, eventualmente con una integrazione delle attività CAU con orario separato. Questo anche in ordine al fatto che ci si chiede come sia  possibile bandire posti di ruolo a tempo indeterminato sulla base di un servizio che è esistente e previsto, ad oggi, solo in Emilia Romagna e a scadenza al 31 dicembre 2024, data di scadenza del verbale d’intesa sottoscritto dalla sola FIMMG?!

 

La Regione invece, ha comunque bandito tramite le AUSL ben 158 posti di lavoro a TEMPO INDETERMINATO per medico CAU, che hanno visto concludersi la procedura di assegnazione nei giorni scorsi.  All’assegnazione, in tutta l’Emilia-Romagna, dei 158 posti per “Incarico CAU” a tempo indeterminato che erano stati banditi, solo 6 sono stati in tutto assegnati.

 

Che dire……. Un successone !

 

Il ruolo di convenzionato come medico CAU non è previsto in nessun accordo collettivo, ed è ormai latitante da mesi la stesura di un accordo che normi a livello regionale i criteri contrattuali che regolano questo ruolo, ivi compresa la maturazione dei punteggi di graduatoria che anche per le USCA pare non siano stati riconosciuti pur nell’ambito dello stesso Accordo Collettivo di lavoro.

 

Diventa molto difficile a questo punto non prendere atto che il destino di questo progetto che pare si fondi su di un esercito di precari di passaggio, in continuo ricambio e turnover, con poche e confuse regole contrattuali cui in molti casi non sarà nemmeno possibile riconoscere ai fini della maturazione del titolo di medicina generale, la formazione e l’esperienza professionale maturata sul campo laddove il medico sia specializzando.

 

Insomma, il grande progetto regionale, di fatto, ha creato un esercito di  “NUOVI GETTONISTI” , però, va riconosciuto,  pagati  peggio di quelli originali delle cooperative, che stanno al CAU senza desiderare o volere un posto di ruolo, ma solo finchè questo faccia comodo o serva.

 



 

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