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AZIENDA DELLA ROMAGNA TAGLIA ILLEGITTIMAMENTE STIPENDIO DEI MEDICI D’EMERGENZA: DG SI DIMETTA!

COMUNICATO STAMPA


AZIENDA USL DELLA ROMAGNA

TAGLIO DELLO STIPENDIO DEI MEDICI D’EMERGENZA IN VIOLAZIONE INTESE

ATTEGGIAMENTO VESSATORIO NEI CONFRONTI DEI MEDICI 118


SNAMI chiede le dimissioni del Direttore Generale




24 Giugno 2022


L’Azienda Ausl della Romagna, già diffidata dal farlo, ha oggi proceduto a tagliare illegittimamente in via unilaterale lo stipendio base per ben 900 euro a 6 medici del 118 che hanno semplicemente scelto di lavorare nell'ambito di quelle mansioni previste dal proprio contratto di lavoro ed in quelle funzioni per cui hanno i titoli e l’inquadramento, senza quelle aggiuntività prestazionali "desiderate" dall'Azienda.


Questi medici hanno la colpa di aver legittimamente scelto di non aderire ad un progetto ulteriore, pagato a parte rispetto lo stipendio base, che prevedeva un supporto ed una “supplenza” alla carenza di medici di pronto soccorso cronicamente presente in Romagna.

Ma l’Azienda di tutta risposta gli “taglia” lo stipendio base, quello per il quale hanno lavorato assolvendo tutti i compiti previsti dal contratto !

Questi medici non hanno - tra l'altro - nemmeno i titoli per far domanda al concorso per fare il lavoro in ospedale, ma questo all’ AUSL pare non importare, ritenendo di poter “forzare” la mano, procedendo però a tagliare voci stipendiali che nulla hanno a che fare con il pronto soccorso.

In pratica, chi pretende semplicemente di fare il proprio lavoro di medico 118, secondo contratto, nell’ AUSL della Romagna finisce per subire vessazioni e umiliazioni aziendali, che decidono di danneggiarli economicamente non pagando quote stipendiali in realtà dovute e per compiti professionali regolarmente svolti a favore della collettività.


L’atteggiamento che riteniamo non solo "vessatorio" ma anche illegittimamente "pressorio" se non indebitamente e non tanto indirettamente "costrittivo" operato dell’Azienda Ausl della Romagna verso questi Professionisti non sarà di certo tollerato e non potrà che avere conseguenze concrete, posto che coloro che si sono resi protagonisti di tali azioni non potranno che essere chiamati a rispondere in ogni sede per i comportamenti ed i danni che hanno liberamente scelto di causare ai professionisti.


Non v’e’ dubbio che la politica ed i cittadini debbano prendere coscienza degli scandalosi comportamenti nei confronti degli oramai pochi medici che rimangono nei servizi di emergenza, che nonostante le paghe da fame e i mille problemi, hanno fino ad oggi sostenuto i servizi essenziali.


Il Sindacato Nazionale Autonomo Medici Italiani, a seguito di questa vergognosa vicenda, chiede ufficialmente le dimissioni del Direttore Generale dell’ Azienda USL della Romagna

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