AUSL Modena: “Ospedale virtuale, dermatoscopi e telemergenza”, formazione e personale reale: basta con la sanità “armiamoci e partite” in Appennino
- 18 dic
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SNAMI – Sindacato Nazionale Autonomo Medici Italiani
Segreteria Emilia-Romagna
COMUNICATO STAMPA
(satirico, ma su un tema serissimo)
Bologna, 17 dicembre 2025
“Ospedale virtuale, dermatoscopi e telemergenza”, formazione e personale reale:
basta con la sanità “armiamoci e partite” in Appennino
SNAMI Emilia-Romagna interviene sulle recenti dichiarazioni pubbliche e sulla narrazione istituzionale legata alla riorganizzazione di medicina generale e dell’emergenza-urgenza sul territorio modenese, dove si continua a far passare l’idea che basti “mettere strumenti”, “mettere protocolli” e — magicamente — trasformare attività specialistiche in attività ordinaria da medicina generale e attività di emergenza territoriale senza medico con un non meglio precisata teleconnessione.
La satira (che purtroppo descrive un rischio concreto)
Nel “kit del professionista tuttofare” versione appennino, pare bastino:
un tablet,
due protocolli,
un collegamento “forse” stabile,
Magari già che ci siamo, un dermatoscopio!
per convertire funzioni specialistiche e gestione dell’emergenza complessa in un problema di Wi-Fi.
Peccato che la clinica non sia un aggiornamento software. E la formazione non sia un accessorio “plug and play”.
Un regalo istituzionale: due trattati per orientarsi nella realtà
Per facilitare un ripasso dei fondamentali, SNAMI Emilia-Romagna annuncia che regalerà per Natale al Direttore Generale dott. Altini due volumi:
• un Trattato di Dermatoscopia,
• un Trattato di Medicina d’Emergenza – Il “Balzanelli”,
Nella speranza di contribuire a ridurre quello che, dall’esterno, appare come un classico effetto Dunning-Kruger: quando la conoscenza parziale produce un’eccessiva sicurezza nel dettare soluzioni semplicistiche su problemi complessi.
Il punto: non si sostituisce una specializzazione con un device
È assurdo pensare che, senza un percorso di formazione strutturato e senza un impianto organizzativo coerente, si possano “delegare” attività mediche e medico specialistiche sul territorio semplicemente distribuendo strumenti e protocolli. La telemedicina può essere un supporto utile, ma non è una scorciatoia per sostituire competenze specialistiche e assetti clinici adeguati.
Governare medicina generale ed il 118 significa conoscerli nel merito
Ed è francamente allucinante che un Direttore Generale dichiari di non sapere cosa sia il medico di emergenza e “che non sia importante chi ci sia sopra” a un mezzo di soccorso avanzato: non è una battuta, è una criticità. È un’affermazione antiscientifica e gravissima, perché indica lacune incompatibili con il governo di un sistema ad alto rischio clinico, dove scelte organizzative sbagliate si traducono in esiti peggiori e aumento del rischio per cittadini e operatori.

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